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Le
misure per l'evacuazione in caso di emergenza: |
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Affollamento: massimo affollamento
ipotizzabile
aule = 26 persone per aula;
servizi = persone effettivamente presenti + il 20%;
refettori e palestre = densità di affollamento pari a 0.4
persone/m2.
La capacità di deflusso, intesa come il numero massimo di
persone che in un sistema di vie d'uscita possa defluire
attraverso un'uscita di "modulo uno" (larghezza pari a 60 cm),
non deve essere superiore a 60 per ogni piano.
Ogni scuola deve avere un sistema di vie d'uscita che sia
dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in
funzione della capacità di deflusso e deve avere almeno due
uscite verso un luogo sicuro.
Gli spazi distribuiti su più piani debbono essere serviti oltre
che dalle scale che regolano il normale afflusso, anche da
almeno una scala di sicurezza (esterna, o interna a prova di
fumo).
La larghezza delle vie d'uscita e delle porte dei locali
frequentati da studenti non deve essere inferiore a 1.20 m
(misurata nel punto più stretto della luce).
La lunghezza delle stesse non deve essere superiore a 60 m
(misurata dal luogo sicuro alla porta del locale più vicino
frequentato dalle persone presenti).
La larghezza totale delle uscite di ogni piano è determinata dal
rapporto tra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacità
di deflusso.
Numero delle uscite:
dipende dalla tipologia del locale, nel caso di un piano
dell'edificio le uscite devono essere almeno due per ogni piano,
in posizione contrapposta.
Per mense, dormitori, aule magne, aule di riunione, spazi per le
attività di gruppo e parascolastiche almeno una porta, oltre
quella di accesso, con larghezza non inferiore a 1.20 m,
apribile a spinta nel verso dell'esodo e che adduca in un luogo
sicuro.
Per aule didattiche 1 porta ogni 50 persone,
se il numero di persone è superiore a 25 le porte debbono essere
larghe almeno 1.20 m ed aprire a spinta nel verso dell'esodo.
Per aule di esercitazione qualora si manipolino sostanze
infiammabili o esplosive le porte dovranno essere larghe almeno
1.20 m e dovranno aprirsi a spinta nel verso dell'esodo qualora
il numero di persone presenti sia maggiore di 5. |
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Le
vie e le uscite di emergenza: |
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Ai fini
delle disposizioni seguenti si intende:
a) VIE DI EMERGENZA:
percorso senza ostacoli al deflusso che consente alle persone
che occupano un edificio o un locale di raggiungere un luogo
sicuro
b) USCITA DI EMERGENZA:
passaggio che immette in un luogo sicuro.
c) LUOGO SICURO:
luogo nel quale le persone sono da considerarsi al sicuro dagli
effetti determinati dall'incendio o da altre situazioni di
emergenza.
c bis) LARGHEZZA DI UNA PORTA O LUCE NETTA DI UNA PORTA:
larghezza di passaggio al netto dell'ingombro dell'anta mobile
in posizione di massima apertura se scorrevole, in posizione di
apertura a 90¡ se incernierata (larghezza utile di passaggio).
Le vie e le uscite di emergenza devono rimanere sgombre e
consentire di raggiungere il più rapidamente possibile un luogo
sicuro.
In caso di pericolo tutti i posti di lavoro devono poter essere
evacuati rapidamente e in piena sicurezza da parte dei
lavoratori.
Il numero, la distribuzione e le dimensioni delle vie e delle
uscite di emergenza devono essere adeguate alle dimensioni dei
luoghi di lavoro, alla loro ubicazione, alla loro destinazione
d'uso, alle attrezzature in essi installate, nonché al numero
massimo di persone che possono essere presenti in detti luoghi.
Le vie e le uscite di emergenza devono avere altezza minima di m
2 e larghezza minima conforme alla normativa vigente in materia
antincendio.
Qualora le uscite di emergenza siano dotate di porte, queste
devono essere apribili nel verso dell'esodo e, qualora siano
chiuse, devono poter essere aperte facilmente ed immediatamente
da parte di qualsiasi persona che abbia bisogno di utilizzarle
in caso di emergenza.
L'apertura delle porte delle uscite di emergenze nel verso
dell'esodo non è richiesta quando possa determinare pericoli per
il passaggio di mezzi o per altre cause, fatta salva l'adozione
di altri accorgimenti adeguati, specificatamente autorizzati dal
Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco competenti per
territorio.
Le porte delle uscite di emergenza non devono essere chiuse a
chiave, se non in casi specificatamente autorizzati dalle
autorità competenti.
Nei locali di lavoro e in quelli destinati a deposito è vietato
adibire, quali porte delle uscite di emergenza, le saracinesche
a rullo, le porte scorrevoli verticalmente e quelle girevoli su
asse centrale.
Le vie e le uscite di emergenza, nonché le vie di circolazione e
le porte che vi danno accesso, non devono essere ostruite da
oggetti in modo da poter essere utilizzate in ogni momento senza
impedimenti.
Le vie e le uscite di emergenza devono essere evidenziate da
apposita segnaletica, conforme alle disposizioni vigenti,
durevole e collocata in luoghi appositi.
Le vie e le uscite di emergenza, ove necessario, devono essere
dotate di un'illuminazione di sicurezza di intensità
sufficiente, che entri in funzione in caso di guasto
dell'impianto elettrico.
Gli edifici che siano costruiti o adattati interamente per le
lavorazioni che presentano pericoli di esplosioni o specifici
rischi di incendio alle quali siano adibiti più di 5 lavoratori
devono avere almeno due scale distinte di facile accesso o
rispondere a quanto prescritto dalla normativa antincendio. Per
gli edifici già costruiti si dovrà provvedere in conformità.
Qualora l'organo di Vigilanza abbia accertato l'impossibilità
dell'adeguamento, verranno disposte le misure dell'adeguamento,
verranno disposte le misure ritenute più efficienti.
Le deroghe già concesse mantengono la loro validità, salvo
diverso provvedimento dell'organo di vigilanza.
Per i luoghi di lavoro già utilizzati prima del 1 gennaio 1993
non si applica la disposizione relativa al numero, alla
distribuzione ed alle dimensioni delle vie e delle uscite di
emergenza, ma gli stessi debbono avere un numero sufficiente di
vie e di uscite di emergenza. |
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Il piano di emergenza: |
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Segnalazione di sfollamento di
emergenza.
Nel caso in cui si renda necessario lo sfollamento di emergenza,
il personale deve raggiungere le uscite di sicurezza più vicine
seguendo le vie di fuga segnalate.
Durante lo sfollamento d'emergenza il personale deve:
- abbandonare lo stabile immediatamente e con ordine.
- evitare di creare confusione, non correre, non spingere, non
gridare.
- non portare borse, pacchi o altri oggetti ingombranti o
pesanti.
- utilizzare solo le scale.
- e' vietato usare gli ascensori ed i montacarichi.
- dirigersi immediatamente verso le uscite, non indugiare, non
tornare indietro per nessun motivo.
- non sostare lungo i corridoi e presso le uscite di sicurezza.
Se nei locali è presente del fumo è opportuno seguire le
seguenti indicazioni:
se è possibile, proteggere le vie respiratorie ponendo un
fazzoletto bagnato davanti alla bocca e al naso.
se è possibile, avvolgere indumenti dl lana intorno alla testa
per proteggere i capelli dalle fiamme. NORME
PER GLI ADDETTI AL POSTO Dl CHIAMATA.
Se un addetto al posto di chiamata riceve una segnalazione di
pericolo deve chiedere le seguenti informazioni:
- se è stato avvertito il responsabile dell'emergenza
- il luogo dell'evento
- il tipo di evento (incendio, fuga di gas, ecc.)
- una valutazione, se possibile, della gravita' dell'evento.
Ottenute le informazioni necessarie deve:
- avvisare subito gli addetti, dando le indicazioni per un
rapido sopralluogo
- avvisare il responsabile del servizio di prevenzione e
protezione
- avvisare il posto di portineria affinché venga impedito
l'accesso delle persone ai locali.
In caso di pericolo accertato gli addetti al posto di chiamata
devono:
- provvedere affinché vengano chiamati, su indicazione del
responsabile del servizio, i soccorsi pubblici (VV.F., CRI,
Polizia, ENEL, ecc.), secondo le necessità
- abbandonare i locali qualora sia dato il segnale di
sfollamento di emergenza. |
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Il
piano di esodo: |
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Il piano di emergenza deve essere
predisposto per ogni luogo di lavoro.
Per luoghi di lavoro di piccole dimensioni può essere limitato a
degli avvisi comportamentali scritti.
Per luoghi di lavoro di grandi dimensioni il piano di emergenza
deve essere completato da una planimetria (piano di esodo) nella
quale vanno riportate la distribuzione e la destinazione dei
vari ambienti, le vie di esodo, le attrezzature e gli impianti
di spegnimento incendi, l'ubicazione della cassetta di pronto
soccorso, l'ubicazione degli allarmi e della centrale di
controllo, l'ubicazione dell'interruttore generale
dell'alimentazione elettrica, le valvole di intercettazione
delle adduzioni idriche, di gas e dei fluidi combustibili. |
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